ovvero “la peggio gioventù”
C’è un legame identitario indistruttibile tra Meloni e “Gioventù Nazionale”, poiché quest’ultima incarna una parte dell’identità estremista poi sviluppata da “Fratelli d’Italia”. La premier stessa proviene da quel contesto ideologico che l’ha portata al governo del Paese, e chi detiene il potere non vuole tagliare quei legami e valori fascisti condivisi nel tempo.
I vertici del partito, erede del “Movimento Sociale Italiano” di Giorgio Almirante, il cui simbolo include la fiamma tricolore che emerge dalla ripugnante salma del Duce, condannano l’antisemitismo e il razzismo solo a parole. Tuttavia, sono ben consapevoli che quell’ambiente putrido, fatto di estremismi, teste rasate, tatuaggi tribali, curve da stadio, saluti romani e invocazioni al Duce, è il terreno fertile che alimenta la destra fascista attualmente al governo in Italia.